Il tumore della prostata è la neoplasia più diffusa negli uomini di età superiore ai 50 anni e la sua incidenza, è in continua crescita. Tale incremento se da un lato è correlato ad un miglioramento ed aumento delle possibilità diagnostiche e ad una maggiore presa di coscienza dei soggetti di sesso maschile, dall’altro deve far riflettere sia sulle possibili strategie terapeutiche che sulle aspettative dei pazienti stessi. Non esiste uno screening per il tumore della prostata pur essendoci, negli ultimi anni, un aumento costante di richiesta di PSA. Il MMG si trova tra l’incudine ed il martello, da un lato con costanti richieste ed aspettative, da parte del paziente, spinto spesso più da una componente mediatica che da una reale esigenza sanitaria, e dall’altra parte lo specialista con le sue possibilità diagnostiche e terapeutiche, in grado di poter dare quelle risposte che però, nel tumore della prostata, non necessariamente sono univoche creando una certa incertezza nel paziente stesso. E’ di fondamentale importanza da un lato il creare dei team multidisciplinari, le Prostate Cancer Unit (PCU), dove il consenso medico sia condiviso e dall’altro integrare in questi team i MMG. Ecco quindi la necessità di una conoscenza reciproca sugli aspetti specialistici integrati a quelle che sono le problematiche del paziente. Questo corso si pone l’obiettivo di una interazione tra gli specialisti della PCU ed i MMG attraverso un contatto diretto sviscerando le reciproche problematiche nell’ottica di un consenso condiviso (Vademecum pratico) nel rapporto con il paziente.